lunedì 8 febbraio 2021

Continuiamo la corsa per la ripresa della filiera brassicola.-

di Area Comunicazione.-


Cari soci, amici e sostenitori,

il quadro attuale del comparto della filiera brassicola ci restituisce alcuni risultati, in relazione al mercato, tra loro contraddittori causati dall’andamento della crisi pandemica e dalla confusione interpretativa della copiosa legislazione in vigore che, anche alla luce della crisi di governo che si è aperta, lascia in sospeso quegli interventi di carattere economico e sociale necessari alla ripresa.

Come Associazione di categoria ci siamo posti tre obiettivi fondamentali: semplificare per ottenere i necessari risarcimenti economici, costruire progetti di filiera per generare lavoro come necessario motore di ogni impresa, e aiutare le Istituzioni a comporre un piano di sviluppo solido e continuativo.

E’ arrivato il momento di correre. Oggi il settore brassicolo non ha più tempo di perdersi nei meandri della frammentarietà identitaria e nemmeno nella rincorsa a piccoli interventi economici e rivoli di iniziative che si dileguano nello spazio di qualche settimana addirittura dopo due o tre giorni. Occorre pensare in grande per diventare grandi e crescere.

Riteniamo inefficace e anacronistico concentrarsi sulla creazione di nuovi codici Ateco da assegnare al settore brassicolo. La “scientificazione” di un comparto della filiera (nello specifico i birrifici artigianali) al solo scopo di ottenere piccoli ristori non coincide con la nostra visione di creazione e di sviluppo della filiera brassicola.

In merito, ci eravamo già espressi in modo chiaro lo scorso novembre 2020 attraverso un nostro comunicato stampa ripreso dai più importanti organi di comunicazione del settore.

Esistono ben due strumenti in carico al MEF che consentono di tracciare tutte le imprese e le partite IVA in termini di fatturato e che possono essere utilizzati agevolmente per parametrare il calo dello stesso in percentuale al fine di risarcire quei soggetti che a causa della chiusura forzata non riescono a coprire le spese fisse per tenere attiva l’azienda. Questi strumenti sono la fattura elettronica e la dichiarazione IVA che possono da subito determinare ad horas la situazione di ciascuna impresa rapportando la perdita di fatturato del 2020 con il 2019.

Il comma 627 della Legge di bilancio, consente infatti a Regioni, Province e Camere di Commercio, di erogare aiuti più generosi, ampliando la portata del “regime quadro” varato a maggio (con uno stanziamento di 9 miliardi di euro). La Commissione europea già da marzo 2020 aveva velocizzato i tempi per approvare il c.d. Temporary Framework in maniera che gli aiuti stanziati dai governi non fossero lesivi della concorrenza.

Nel documento della Commissione vengono indicate le diverse tipologie di aiuti (sussidi, garanzie, prestiti, ecc…) che gli Stati membri possono adottare con apposite norme nazionali, senza incorrere nella violazione del divieto di aiuto di Stato. Questo quadro normativo è stato emendato più volte da allora, da ultimo il 13 ottobre proprio con l’intensificarsi della pandemia. In quell’occasione è stato introdotto il paragrafo 3.12 (Aiuti sotto forma di sostegno a costi fissi non coperti) che consente di erogare contributi alle imprese che, tra il 1 marzo 2020 ed il 30 giugno 2021, hanno subito un calo del fatturato pari ad almeno il 30%. L’aiuto è pari al 70% (90% per le piccole e medie imprese) dei costi fissi non coperti. Per intenderci: poiché i costi fissi sono quelli che non variano in conseguenza dei ricavi, chi non ha fatturato nulla e continua a sostenere dei costi (atti, personale, manutenzioni periodiche, rate di leasing, ecc…) che si traducono così per intero in una perdita di bilancio, riceve un indennizzo fino al 90% di tale perdita. Entro il limite di 3 milioni di euro per impresa. In sostanza, è vero che le imprese rinunciano all’eventuale profitto ma, grazie a questo aiuto, riescono a chiudere il bilancio con una lieve perdita.

E’ necessario mettersi al lavoro ancora più alacremente. Non uniti ma compatti, propositivi e consapevoli degli sforzi che ci attendono, con conoscenza e con professionalità a sostegno di tutte le iniziative che i diversi soggetti organizzati stanno proponendo, senza denigrare o lanciare campagne negative contrarie alle singole iniziative.

Per questo Cervisia ha da sempre dato la propria disponibilità a collaborare e supportare altre Associazioni o attori di settore organizzati. Abbiamo il vantaggio di operare nella città che ospita le Istituzioni, a tutti i livelli, con la libertà di movimento che ci viene consentita dall’avere una sede operativa a Roma e la possibilità di avvicinare ancora di più le esigenze della categoria alle Amministrazioni che regolano la vita delle imprese.

Ed è anche per questo che da marzo 2020 ci siamo messi al servizio del settore seguendo gli iter legislativi, cercando di semplificare il più possibile tutti i provvedimenti emanati e dando strumenti e un supporto concreto agli imprenditori.

Oggi siamo di nuovo al lavoro per contribuire all’attuazione dell’art. 138 della legge di Bilancio 2021, che tratta il Fondo per la tutela e il rilancio delle filiere agricole e gli interventi per la filiera brassicola, e per creare nuove aperture territoriali nelle Regioni e con gli Enti che sono fermamente interessati e motivati a supportare il comparto che necessita di una profonda trasformazione con un occhio più attento, iniziando dall’aspetto agroalimentare e imprenditoriale-agricolo.

La professionalità passa attraverso la conoscenza e la conoscenza ci permette di non commettere passi falsi e affrettati in un sistema già di per sé complesso e oggi ancora più caotico.

Uno spiraglio ci arriva dal cambio di passo governativo che sta avvenendo in questi giorni e certo non possiamo farci trovare impreparati e inconsapevoli delle nostre potenzialità.

Non esiste una formula vincente per la ripresa ma la ferma convinzione che occorrerà un grande sforzo e un grande impegno per non arrestare la corsa.

Nessun commento:

Posta un commento

CHI SIAMO

La Filiera Brassicola Agroalimentare come storia di impresa e di crescita

dal nostro Statuto Scopo dell’Associazione è: la rappresentanza , la tutela , il coordinamento e lo sviluppo della categoria dei pr...

I PIU' VISTI