sabato 28 marzo 2020

Lievito di birra introvabile e l'esigenza di produrlo in casa. Facciamo un pò di chiarezza.



di Area Comunicazione

In tempi di emergenza Covid-19 succede che manchi il lievito di birra e che sia quasi introvabile. Tra le tante informazioni che circolano in rete Nicola Coppe, uno tra i più illuminati scienziati della birra artigianale italiana (ma non solo) e attento conoscitore delle materie prime, ha fatto un intervento sulla sua pagina Facebook chiarendo alcuni aspetti importanti.


“La quarantena è un ricco periodo di bufale, spesso lascio correre, lascio che altri trovino la verità , ma non toccatemi il #lievito. Allora in questo caso, mi permetto con la giusta conoscenza di sfatare questo mito, o per meglio dire sta "merdata" L'articolo parte già con il titolo sbagliato. Il lievito è un microrganismo unicellulare appartenente alla famiglia dei funghi , nel caso specifico parliamo di Saccharomyces Cerevisiae , quindi a meno che voi non siate Dio oppure in casa abbiate un laboratorio di genetica come mai visti, fare il lievito è pressoché impossibile, sarebbe come cercare di fare una porchetta/sopressa senza avere i maiali. Non si può! La teoria invece dice che, almeno partendo da una cellula vitale, la posso moltiplicare promuovendo la crescita con zucchero e fonti di azoto, ma una cellula almeno deve sempre esserci, approccio utilizzato con successo nel caso del lievito madre, dove si può partire da molteplici matrici perché , non solo io, ma anche voi probabilmente "avete il lievito nelle mani " e nell’aria e in tantissimi alimenti. La farina stessa è ricca di batteri e lieviti, ma occhio che possono anche essere PATOGENI. Detto ciò inviterei anche Radio 105 , prima di pubblicare una notizia di valutarne la veridicità e il grado di istruzione di chi l'ha partorita, in quanto la birra, così "omogeneizzata" e definita da questo "Chef/pizzaiolo" sicuramente è quella che al Prix troviamo, meno cara, in quanto nell’articolo non si fa nessun riferimento alla tipologia o metodo produttivo che in questo caso assumono un ruolo vitale nella riuscita di questa "ricetta". Infatti la birra generalmente definita, quella che più facilmente troviamo in giro è un prodotto sottoposto a filtrazione e pastorizzazione , quindi completamente privo di lievito, quindi non può funzionare perché abbiamo detto che almeno dobbiamo partire da una cellula vitale. Invece facendo le opportune distinzioni e quindi utilizzando una "birra artigianale" definita non filtrata ne pastorizzata ecco che lievito se ne trova! Quindi il tutto potrebbe funzionare, ma dico potrebbe perché i moderni metodi di produzione dei nostri microbirrifici, nonché la conservazione prolungata ed il tasso alcolemico della birra stessa fanno si che il lievito se c'è ed è vivo, è pochissimo e allo stremo delle sue forze. Difficilmente si riprodurrebbe con felicità. Perciò no, NON SI PUÒ FARE IL LIEVITO, AL MASSIMO POTETE UTILIZZARE UNA BIRRA ARTIGIANALE FRESCA E UTILIZZARNE "i fondi " ma non assicuro i risultati . Ricordo che oltre al lievito in "panetto" fresco del banco frigo esiste anche il lievito di birra secco con prestazioni uguali se non superiori. Se ancora tutto ciò dovesse mancare, potete contattare aziende come il Bioenologia 2.0 che in questo periodo di "crisi" si sono adoperati per continuare a produrre e fornire lievito ad aziende e privati”.

martedì 24 marzo 2020

DPCM 22 marzo 2020. Continuano a lavorare birrifici e filiere agroalimentari. Consentito il servizio di Delivery.

di Francesca Borghi

In base al DPCM anticipato sabato notte e firmato ieri dal Presidente del Consiglio dei Ministri, i birrifici (ATECO 11.05) rientrano nelle attività produttive che continueranno a lavorare così come tutta la filiera agroalimentare. Cerchiamo di sintetizzare il provvedimento.
A partire dal 23 marzo p.v. fino al 3 aprile 2020 sull’intero territorio nazionale vengono dettate ulteriori restrizioni, tra cui:
- la sospensione di tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle indicate nell’allegato 1 del DPCM in vigore [Rif. Industria Bevande codice 11 completo; coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali codice 01 completo]. Le attività invece necessarie alla sospensione di coloro che non rientrano nell’allegato 1 devono essere completate entro il 25 marzo 2020, compresa la spedizione della merce in giacenza;
- le attività che dovrebbero essere sospese, possono comunque proseguire se organizzate in modalità a distanza o lavoro agile;
- permane, per le attività commerciali, quanto disposto dal DPCM dell’11 marzo 2020 – ivi compresa la possibilità di effettuare consegne a domicilio - e dall’Ordinanza del ministro della Salute del 20 marzo 2020. L’elenco dei codici di cui all’allegato 1 (attività consentite) potrà essere integrato con Decreto del MISE, sentito il MEF;
- è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati dal Comune in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute;
- restano sempre consentite anche le attività che sono funzionali ad assicurare la continuità delle filiere delle attività di cui all’allegato 1, nonché dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali di cui alla legge n.146/1990, previa comunicazione al Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva, nella quale sono indicate specificamente le imprese e le amministrazioni beneficiarie dei prodotti e servizi attinenti alle attività consentite;
- è sempre consentita l’attività di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna di farmaci, tecnologia sanitaria e dispositivi medico-chirurgici nonché di prodotti agricoli e alimentari e ogni attività comunque funzionale a fronteggiare l’emergenza;
- restano altresì consentite le attività degli impianti a ciclo produttivo continuo, previa comunicazione al Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva;
- restano consentite le attività dell’industria dell’aerospazio e della difesa, nonché le altre attività di rilevanza strategica per l’economia nazionale;
Le imprese le cui attività non sono sospese hanno l’obbligo di rispettare i contenuti del Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 14 marzo 2020 tra il Governo e le parti sociali.
E’ necessario specificare che il Codice identificativo Ateco (ATtività ECOnomiche) è una tipologia di classificazione adottata dall’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica Italiano) e serve a classificare le attività a livello contributivo, e quindi alle rilevazioni statistiche nazionali di carattere economico. Grazie al codice Ateco è possibile stabilire la categoria di pertinenza della propria attività economica a fini fiscali e statistici.
Pertanto le attività legate alle produzione che sono il vero e reale focus del nuovo DPCM sono riferite alle macro aree. Alcune attività riferite alle attività di commercializzazione potrebbero non essere nell’elenco allegato al decreto poichè non sono strettamente legate alla produzione ma potrebbero comunque essere svolte in quanto previste dal DPCM del 11 marzo 2020 e legate alla filiera principale.

Covid-19. Testo decreto 16 marzo 2020: tutte le misure per professionisti, imprese e famiglie

di Area Legislativa

In attesa della pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, vediamo le misure di principale interesse per professionisti, lavoratori e imprese ricordando che, trattandosi di decreto-legge, le misure e i fondi, per essere operativi e diventare legge dello Stato, dovranno essere discussi e approvati da Camera e Senato entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto stesso.

Versamenti fiscali 16 marzo 2020 rinviati
Il MEF, anticipando il decreto, aveva già pubblicato nella serata del 13 marzo un comunicato dove si ufficializzava la proroga dei versamenti previsti al 16 marzo 2020. Nello specifico si sospende l’applicazione degli interessi di mora in caso di ritardo nell'adempimento degli obblighi tributari relativi all’imposta sul valore aggiunto (IVA). Sospesi anche i pagamenti IRPEF sui redditi da lavoro dipendente, in scadenza sempre al 16 marzo.

Altri adempimenti fiscali 8 marzo - 31 maggio 2020: stop in base al fatturato
· sospensione dei versamenti tributari, ritenute e addizionali regionali e comunali per i titolari di partite Iva con ricavi entro i 2 mln di euro, per il periodo che va dall'8 marzo al 31 maggio 2020;
· per i soggetti di dimensioni più ridotte (ricavi o compensi non superiori a euro 400.000), che nel periodo di imposta precedente a quello in corso alla data di entrata del decreto, e che nel mese precedente non hanno sostenuto spese per prestazioni di lavoro dipendente o assimilato, scatta il non assoggettamento alle ritenute d’acconto, nonché a quelle previste a titolo d’imposta e a titolo d’acconto da parte del sostituto d’imposta, in relazione ai ricavi e ai compensi percepiti nel periodo compreso tra la data di entrata in vigore e il 30 aprile 2020. L’ammontare delle ritenute d’acconto non operate dai sostituti è versato direttamente dal contribuente in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di maggio 2020, senza applicazione di sanzioni e interessi;
· tutti gli adempimenti fiscali saranno sospesi e riprenderanno, quindi, il 31 maggio 2020.

Autonomi e partite Iva: indennizzo di 500/600 euro una tantum
Per le partite Iva e per i lavoratori autonomi scatta un indennizzo di 500 o 600 euro (aspettiamo il decreto definitivo perché non c'è chiarezza sulla cifra) una tantum. E' prevista per professionisti e collaboratori, per gli stagionali, i lavoratori del turismo e delle terme, dell'agricoltura e anche per i lavoratori dello spettacolo.

La prima categoria di lavoratori autonomi a cui il bonus 600 euro è dedicato è individuata dall’art. 26, e si tratta dei professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa con i seguenti requisiti:
· partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020;
· titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla data del 23 febbraio, iscritti alla Gestione separata, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.

L’indennità una tantum di 600 euro non concorre alla formazione del reddito. Per questa categoria di lavoratori il limite di spesa complessiva è fissata a 170 milioni di euro per il 2020.

Congedo di 15 giorni o voucher di 600 euro
Quindici giorni di congedo straordinario al 50% di retribuzione, da beneficiare per tutti i lavoratori dipendenti, privati e pubblici, probabilmente anche gli autonomi, con figli fino a 12 anni di età. La misura è stata pensata per aiutare i genitori che lavorano, alle prese con la chiusura delle scuole decisa dal governo Conte, al momento, fino al prossimo 3 aprile 2020.

L'opzione alternativa al congedo straordinario è una sorta di “voucher baby sitter” del valore di 600 euro, che verranno accreditati sul libretto famiglia. Per gli operatori sanitari il voucher sarà più consistente: mille euro.

Infine, sarà riconosciuto un congedo speciale non retribuito ai dipendenti con figli tra 12 e 16 anni.

Bonus presenza
Si tratta di un bonus di 100 euro, valido per i dipendenti pubblici e privati con un reddito lordo entro i 40 mila euro, che viene attribuito in automatico dal datore di lavoro che lo eroga già con la retribuzione di aprile e comunque nei termini delle operazioni di conguaglio. Tale cifra non concorre alla formazione della base imponibile ed è ragguagliato ai giorni in cui il lavoro è restato nella sede ordinaria. I sostituti di imposta recuperano il premio erogato attraverso l’istituto della compensazione.

Fondo ultima istanza
Nasce un fondo "di ultima istanza" da 200 milioni per aiutare chi nel 2019 aveva guadagnato meno di 10 mila euro e ora a causa del virus si è dovuto fermare.

Cassa integrazione in deroga
Tutte le aziende potranno usufruire di nove settimane di cassa integrazione in deroga. L'applicazione della cassa integrazione in deroga (CIG) si estende all'intero territorio nazionale, destinandola ai lavoratori di tutti i settori non coperti dalle misure ordinarie di sostegno al reddito, anche per le aziende con meno di 5 dipendenti, per un periodo fino a nove settimane.

Viene inoltre rafforzato il fondo di integrazione salariale (Fis), un altro strumento di sostegno al reddito in caso di cessazione o sospensione dell'attività lavorativa per le aziende che occupano mediamente più di 5 dipendenti dei settori non coperti dagli ammortizzatori ordinari. Anche in questo caso rispetto alla dotazione originaria la cifra disponibile raddoppia fino a 1 miliardo di euro.

Legge 104
Per i mesi di marzo e aprile 2020, chi ha diritto ai permessi della legge 104/1992 per assistere i propri familiari, potrà usufruire di 12 giorni invece degli attuali 3 giorni di congedo.

No licenziamenti per due mesi
Per sessanta giorni sono sospese le procedure di impugnazione dei licenziamenti e contemporaneamente le procedure pendenti. Inoltre il datore di lavoro non potrà recedere dal contratto per giustificato motivo oggettivo (ad esempio il venir meno di esigenze produttive o per ristrutturazione).

Vari rinvii (assicurazioni e revisioni auto e moto, Università)
Saranno svariati i rinvii di peso che interessano più o meno tutti i cittadini:
· proroga della validità dei documenti di identità al 31 agosto 2020;
· proroga delle scadenze per le revisioni di auto e moto di 3 mesi;
· proroga validità assicurazioni RC auto e moto da 15 a 30 giorni dalla data di scadenza;
· in deroga alle disposizioni dei regolamenti di ateneo, l’ultima sessione di laurea dell’anno accademico 2018/2019 è prorogata al 15 giugno 2020.

Misure di sostegno alle PMI
Le piccole e medie imprese potranno avvalersi di misure di sostegno finanziario dello Stato, fino al 33% dei prestiti erogati:
· a) per le aperture di credito a revoca e per i prestiti accordati a fronte di anticipi su crediti esistenti alla data del 29 febbraio 2020 o, se superiori, a quella di pubblicazione del presente decreto, gli importi accordati, sia per la parte utilizzata sia per quella non ancora utilizzata, non possono essere revocati in tutto o in parte fino al 30 settembre 2020;
· b) per i prestiti non rateali con scadenza contrattuale prima del 30 settembre 2020 i contratti sono prorogati, unitamente ai rispettivi elementi accessori e senza alcuna formalità, fino al 30 settembre 2020 alle medesime condizioni;
· c) per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, il pagamento delle rate o dei canoni di leasing in scadenza prima del 30 settembre 2020 è sospeso sino al 30 settembre 2020 e il piano di rimborso delle rate o dei canoni oggetto di sospensione è dilazionato, unitamente agli elementi accessori e senza alcuna formalità, secondo modalità che assicurino l’assenza di nuovi o maggiori oneri per entrambe le parti; è facoltà delle imprese richiedere di sospendere soltanto i rimborsi in conto capitale.

Stop mutui prima casa e aiuti per pagamento affitti anche alle partite Iva maggiormente colpite
Anche chi resta senza lavoro per «riduzione o sospensione dell'orario» potrà chiedere aiuto al Fondo di solidarietà “Gasparrini”, che prevede la sospensione fino a 18 mesi delle rate sulla prima casa. Nello specifico, il Fondo di solidarietà per i mutui prima casa potrà concedere i propri benefici, oltre che ai lavoratori dipendenti, anche alle partite Iva e ai lavoratori autonomi senza necessità di presentare l'ISEE, ma l’ammissione ai benefici del Fondo andrà autocertificata, ai sensi degli articoli 46 e 47 DPR 445/2000, con l'aver registrato, in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 ovvero nel minor lasso di tempo intercorrente tra la data della domanda e la predetta data, un calo del proprio fatturato, superiore al 33% del fatturato dell’ultimo trimestre 2019 in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività operata in attuazione delle disposizioni adottate dall’autorità competente per l’emergenza Coronavirus.

Donazioni Covid-19
La disposizione è prevista sia per le persone fisiche sia per le imprese:
· per le persone fisiche è possibile detrarre fino al 30% del reddito delle somme che vengono elargite, entro la soglia dei 30 mila euro;
· per le imprese è previsto un meccanismo di deduzione dal reddito di imprese così come avviene per le erogazioni a favore delle popolazioni colpite dal terremoto.

Sanificazione ambienti di lavoro: nuovo credito di imposta
L’agevolazione spetta, per il periodo d’imposta 2020, nella misura del 50 per cento delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro fino ad un importo massimo di 20.000 euro. Il limite massimo di spesa previsto per la misura è pari a 50 milioni di euro per l’anno 2020. Si applica a tutti gli esercenti, attività di impresa, arte o professione.

Stop accertamenti e controlli fiscali
Vengono sospesi i termini relativi alle attività di controllo (salvo quanto previsto in relazione alla liquidazione delle imposte ed al controllo formale), di accertamento, di riscossione e di contenzioso, da parte degli uffici degli enti impositori.

Stop cartelle di pagamento
Si prevede la sospensione dei termini dei versamenti che scadono nel periodo dall’8 marzo al 31 maggio 2020, derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione, nonché dagli avvisi di accertamento esecutivi emessi dall'Agenzia delle Entrate e dagli avvisi di addebito emessi dagli enti previdenziali.

I versamenti oggetto di sospensione devono essere effettuati in un’unica soluzione entro il mese successivo al termine del periodo di sospensione, ossia entro il 30 giugno 2020.

Segnaliamo, il comunicato stampa ufficiale del Governo che riassume le misure del decreto. 





Quando si parla di agroalimentare

di Area Comunicazione

Cosa s’intende quando ci si riferisce al sistema agroalimentare

Per una definizione di questo termine bisogna comprendere la sua importanza nell'economia moderna. Infatti, il sistema agroalimentare è quella parte di un sistema economico che approvvigiona il Paese di un bene fondamentale e primario: gli alimenti.La filiera del prodotto alimentare è un sistema vero e proprio, all'espletamento delle sue funzioni collaborano varie industrie. A iniziare dall'industria che produce materie prime e tecnologia per l’agricoltura, passando per l’industria agricola vera e propria, continuando con l’industria di trasformazione alimentare, per terminare con l’universo del settore distributivo e commerciale. 

Il peso effettivo dei singoli elementi del sistema agroalimentare e del sistema stesso nell'ambito dell’economia è strettamente connesso al periodo storico di riferimento, alla fase di sviluppo industriale e alla definizione socio-economica di un Paese. Ma vi sono anche altri elementi che influenzano dall'esterno il sistema agroalimentare. A iniziare dall'ambiente naturale; vale a dire: la disponibilità di risorse e il loro grado di sfruttamento. Ma, è anche da tenere in conto le politiche normative in fatto di agroalimentare, di impiego delle risorse naturali, di commercializzazione dei prodotti, nonché le abitudini alimentari di una data popolazione. 

Se si vuole dare una definizione di sistema agroalimentare, dunque, si potrebbe identificare come sistema complesso di attività produttive e di servizio implicate nel flusso di beni e servizi che vanno dallo sfruttamento della terra per ricavarne i prodotti, al consumatore finale.

"Nasce l'Associazione Cervisia" - Intervista a Cronache di Birra 07/02/2019

di Andrea Turco

Il nostro Direttore Generale e Presidente del Consiglio Direttivo Francesca Borghi è stata intervistata da Andrea Turco di Cronache di Birra nel febbraio 2019, appena nati.

Ciao Francesca, parliamo della nuova associazione Cervisia. Da dove nasce? Quali sono gli obiettivi che intendete perseguire?

Ciao Andrea, Cervisia nasce da una intuizione o più semplicemente dall’osservazione e dall’ascolto del mercato e delle imprese che operano nel settore brassicolo e agroalimentare. Abbiamo intercettato un bisogno che è sostanzialmente quello di armonizzare un settore frammentato come quello della birra che sta crescendo velocemente, si modella, cambia continuamente ma senza omogeneità. Gli obiettivi che vuole perseguire l’Associazione sono sostanzialmente quello di fare massa critica per trovare ascolto presso le Istituzioni e gli interlocutori di settore sulle principali questioni ed evoluzioni che riguardano le professioni del mondo birrario e agricolo e fare rete per moltiplicare le possibilità di formazione e di sviluppo; stimolare maggiore consapevolezza e fornire strumenti concreti agli utenti che desiderano diventare produttori e consumatori preparati e consapevoli, capaci di mettersi in rete e dialogare; valorizzare e rinforzare le fasi di una filiera integrata, oggi in crescita, in tutti i suoi livelli dal modello di coltivazione sul campo sino alle modalità e riscontri della somministrazione del prodotto; comunicare tanto e in modo aperto e innovativo la cultura di settore e le sue potenzialità ancora in parte inespresse.

Il "sottotitolo" di Cervisia è "Associazione nazionale filiera brassicola e agroalimentare". L'idea quindi è di coinvolgere tantissimi attori diversi, con esigenze e necessità differenti. Come pensate di sviluppare un percorso comune che metta d'accordo tutti?

In realtà in un paese che vive di media e piccola attività produttiva, è proprio la produzione che mette d'accordo tutti: la nostra attenzione si rivolge ad un target che deve potersi concentrare sul bello della propria attività, e deve sentirsi tranquillo di delegare tutto ciò che è pesantezza burocratica e gestione routinaria di piccole attività distraenti a persone di fiducia che non abusino della delega, e che anzi, proprio perché centro di raccolta di esigenze comuni abbia la forza di portare a casa il miglior risultato possibile per il comparto sotto diversi punti di vista. Non entriamo nelle lobby e nelle logiche distributive: quelle dividono, ma le logiche produttive, soprattutto nelle soluzioni, accomunano (quantomeno quella fascia di produttori e produttrici desiderosi di crescere nel valore di prodotto e nell'intelligenza della risposta al mercato, più che nell'immagine). Ci sono percorsi che a un certo punto si accomunano proprio come quello della filiera della birra, che originariamente viene considerata un prodotto industriale, e quello della filiera agroalimentare che vede come attori principali i coltivatori di prodotti base che vengono utilizzati per produrre birra e spesso anche per renderla di qualità. Penso alle birre con ingredienti speciali (miele, caffè, frutta) o anche alle IGA che sono sostanzialmente caratterizzate dalla presenza di uva che riguarda una delle più importanti coltivazioni che abbiamo oggi in Italia. Così come la canapa che si è già imposta sul mercato sia a livello di coltivazione sia per la sua presenza nella birra. E non dimentichiamoci dei birrifici agricoli e di quelli legati a una azienda agricola che certo tutto sono tranne che un’industria. Tu stesso mi insegni che la birra è stata inserita nel collegato agricolo che ha dato vita alla legge sulla birra artigianale e io dunque parto dalla legge che è una pietra miliare da tenere sempre bene a mente ogni qual volta vogliamo pensare a costruire qualcosa di solido. Per ultimo penso anche al connubio cibo e birra che inevitabilmente è tra le nostre aree di interesse. La cultura del buon bere e del cibo di qualità partono dalla produzione per poi passare alla trasformazione e arrivare al consumatore.

L'associazione prevede diverse tipologie di "soci"? L'iscrizione sarà per tutti a pagamento?

Sì, l’Associazione prevede diversi tipi di aderenti e c’è una quota associativa di base. Oltre ai soci fondatori e ai soci ordinari che sono imprenditori e professionisti che operano nel settore e che avranno voce in capitolo, così come prevede ogni associazione democratica e partecipativa, ci sono membri affiliati, membri sostenitori e membri onorari che parteciperanno all’associazione ma senza diritto di voto assembleare, tranne in casi eccezionali. Anche perché la nostra associazione darà la possibilità agli appassionati e a chi vuole avvicinarsi al mondo brassicolo e agroalimentare (con un occhio particolare alle nuove professionalità e al mondo della somministrazione) di partecipare a diverse attività che metteremo in campo. Abbiamo concepito anche un percorso di sviluppo di impresa per chi vuole iniziare la propria attività nel settore, attraverso da una serie di consulenze e di servizi utili e formativi.

Vedete delle criticità nello stato attuale della birra artigianale italiana? E invece ci sono degli aspetti positivi sui quali pensate abbia senso spingere?

La criticità sta non solo nella birra artigianale, ma in quella fascia di manovalanza che teme di trasferire la propria competenza e capacità, accentrando troppo su singole personalità: la mancanza di condivisione è sintomatica anche della nostra non capacità di rivolgerci all'Europa con prospettive di ampio respiro. In realtà tutte le attività artigianali risentono di queste "vecchie" logiche e, da questo punto di vista, la sfida è interessante: potrebbe essere la nicchia da cui far partire una nuova mentalità di filiera. Inoltre punteremo molto sulla comunicazione che è ancora poco agita, frammentata e non sempre focalizzata sugli obiettivi giusti. Per questo motivo organizzeremo molti incontri dove faremo parlare i produttori, i titolari delle imprese, organizzeremo convegni, tutto per non disperdere la parte positiva che sino ad oggi è stata costruita.

Avete intenzione di collaborare con le altre associazioni operanti nel settore? Avete già intavolato dei discorsi con alcune di esse?

Sicuramente la collaborazione è fondamentale quando si parla di filiera. Mettersi intorno a un tavolo e dialogare in maniera costruttiva e seria è sostanziale per la crescita del settore. Forse una delle cose che ci ha convinte a creare Cervisia è stata proprio la frammentarietà con la quale ad oggi le varie rappresentanze hanno operato. Ti confesso che uno dei miei obiettivi più segreti al quale aspiro è quello di far crescere Cervisia sino a farla diventare il ponte tra tutte le altre organizzazioni presenti e future. Sono abituata a guardare lontano. Pensa alla forza e alla propulsione che potrebbe avere una unione di intenti e di energia. Intanto stiamo già collaborando con ALI – Associazione Nazionale Luppoli d’Italia di cui Silvia Amadei, nostro Direttore Operativo, è Vice Presidente e stiamo dialogando con altre realtà associative sia territoriali sia nazionali.

Da quando seguo questo mondo avrò visto nascere e morire decine di associazioni, soprattutto per la mancanza di unità di intenti e di voglia di spendersi per obiettivi comuni. Perché la vostra iniziativa dovrebbe avere un destino diverso?

Ascoltare il mercato con le orecchie bene aperte è stato quello che ci ha unite da subito, un presupposto concreto che va ben oltre la frivolezza di un percepito prettamente ludico: tenere l'orecchio teso a esigenze concrete e reali, e cercare di rispondere con informazioni pratiche è di sicuro una possibilità che ci differenzia, non in termini di meglio o peggio, ma in termini di maggiore concretezza o maggiore supporto. Finché ci saranno delle esigenze, e finché si terrà alta la capacità di ascolto che individui degli aspetti su cui interagire, non vedo perché si debba parlare di destino. Laddove poi gli associati tutti diventino così bravi da non avere più esigenze, e le produttrici e i produttori così autonomi da superare le maestre e i maestri, ben vengano nuove attività in nuovi settori!

Quale sarà il primo intervento concreto di Cervisia? Cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi?

Abbiamo in cantiere eventi e appuntamenti fino al prossimo novembre, mese in cui patrocineremo il Puglia Beer Expo 2019 (ti cui ti svelerò i dettagli più in là), abbiamo la necessità di farci conoscere ed essere propositive. Intanto ci vediamo a BeerAttraction il 17 febbraio dove ufficialmente presenteremo l’Associazione, il 15 saremo ad Assolombarda e il 26 marzo a Modena dove saremo tra i relatori del convegno Industria Alimentare 4.0., organizzeremo un convegno con il CREA a giugno, solo per citarti qualche appuntamento. Parteciperemo attivamente ai tavoli di filiera e personalmente cercherò di dialogare con le istituzioni a tutti i livelli. Come sai abbiamo delle Aree sulle quali ci focalizzeremo inerenti lo Sviluppo, la Ricerca, l’Innovazione, il Food e la Somministrazione oltre alle due ampie aree Brassicola e Agroalimentare. Presto presenteremo la gamma di servizi che offriremo agli associati di assistenza, consulenza e formazione. Sto pensando a un progetto per dare visibilità ai giovani che hanno elaborato tesi di laurea nel settore e che trovo giusto si presentino al mondo produttivo non come dei numeri o sottoforma di curriculum, che nessuno leggerà, ma come persone propositive e capaci di inserirsi in un contesto lavorativo partendo dallo studio. Il resto lo scoprirete seguendoci.

https://www.cronachedibirra.it/interviste/22922/22922/

La Filiera Brassicola Agroalimentare come storia di impresa e di crescita

dal nostro Statuto

Scopo dell’Associazione è: la rappresentanza, la tutela, il coordinamento e lo sviluppo della categoria dei produttori appartenenti alla filiera brassicola in primis e agroalimentare, a titolo esemplificativo (ma non esaustivo) dei birrifici agricoli e artigianali, di beer firm, cantine brassicole, brew pub, dei lavoratori autonomi nel settore birrario e agroalimentare, degli esercenti il commercio e la somministrazione legati al settore, degli imprenditori agricoli. Promuove lo sviluppo dell’associazionismo tra imprese. 

L’Associazione opera per l'affermazione nella società, nelle istituzioni, nella politica e nello stesso sistema delle imprese, dei valori che attengono all'impresa, al lavoro, all’economia di mercato in Italia e all’Estero. 

Valori distintivi degli imprenditori commerciali, artigiani e agricoli e dei professionisti di settore sono l'autonomia e l'integrazione sociale, l'indipendenza e la competizione, la solidarietà e la cooperazione, la sintesi di imprenditorialità, dedizione, innovatività, creatività e qualità, la collaborazione con il lavoro dipendente, la lealtà, l’onestà, l’integrità morale

L’Associazione è impegnata ad attuare e rispettare modelli di comportamento e di azione ispirati all’eticità e integrità, nonché al valore più generale della democrazia. L’Associazione si impegna a promuovere nello sviluppo economico e sociale del Paese e nella vita associativa le pari opportunità tra uomini e donne, sviluppa politiche e proposte per la valorizzazione della risorsa imprenditoriale femminile e ne promuove la partecipazione di un’adeguata rappresentanza nelle sedi

L’Associazione, ha lo scopo di centralizzare e armonizzare gli interessi dei propri Soci e Associati operativi nel settore della produzione, del commercio e dell’artigianato, realizzando in tal modo un’economia di costi e una politica uniforme di tutela; favorire le relazioni tra i propri soci per lo studio e la risoluzione dei problemi di comune interesse; operare per il potenziamento delle strutture dei propri soci, in modo da assicurare efficienza e sviluppo; prestare ai propri soci assistenza e consulenza in materia di contratti di lavoro, tecnico-legale, tecnico fiscale, tecnico-amministrativa e finanziaria nonché servizi d’informazione e formazione su tutte le materie d’interesse specifico per gli imprenditori del settore del commercio e dell’artigianato; prestare assistenza alle imprese, relativamente alle procedure amministrative per l’accesso all'attività di appartenenza e lo svolgimento della stessa; prestare assistenza, formazione professionale, qualificazione, riqualificazione e aggiornamento degli operatori anche in materia di innovazione tecnologica e organizzativa; prestare assistenza alle imprese operanti nel settore in materia di gestione economica e finanziaria d'impresa; accesso ai finanziamenti, anche comunitari, sicurezza e tutela dei consumatori, tutela ambientale, igiene e sicurezza sul lavoro, prevenzione del fenomeno dell’usura; attività finalizzate alla certificazione di qualità degli esercizi commerciali e della produzione; assistere e rappresentare i propri soci nella stipulazione di contratti collettivi e nello sviluppo di ogni altra intesa o accordo di carattere economico o finanziario; designare e nominare i propri rappresentanti o delegati in enti, organi e commissioni nelle quali la rappresentanza delle categorie e delle imprese associate sia richiesta o ammessa, d’intesa, ove opportuno, con le organizzazioni nazionali di categoria; svolgere attività editoriale a favore dei propri soci; espletare ogni altro compito deliberato dagli organi statutari. A tal fine può assumere partecipazioni e promuovere la costituzione di istituti, società, associazioni o enti di qualsiasi natura giuridica e affiliarsi a ogni ente che abbia obiettivi affini alle finalità istituzionali dell’Associazione. L’associazione è apartitica, apolitica e aconfessionale.

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