mercoledì 6 gennaio 2021

Decreto Ponte 2021. Le nuove regole per le aperture, gli spostamenti e la nuova zona bianca.-

 di Area Legislativa


E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto-Legge che prevede le nuove misure restrittive in vigore in tutta Italia dopo l’Epifania e che cambia i limiti relativi all’indice di trasmissibilità Rt, che  a loro volta determinano quali Regioni finiscono in zona gialla, arancione o rossa.

Il decreto, di fatto, porta l’Italia di nuovo in lockdown soft per alcuni giorni, con l’introduzione di una zona gialla “rafforzata” nei giorni feriali e zona arancione nei festivi.

Ma cosa significa zona gialla “rafforzata” e quali differenze ci sono rispetto alla gialla classica? In pratica, mentre nella zona gialla tradizionale sono consentiti gli spostamenti anche fuori Regione, purché le Regioni accanto siano nella stessa zona rischio moderato, nella gialla rafforzata sono vietati.

Questo decreto sarà in vigore fino all’arrivo di un nuovo decreto o DPCM previsto dopo il 15 gennaio, giorno di scadenza del DPCM 3 dicembre 2020.

Dal 7 al 15 gennaio 2021 è vietato, nell’ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse Regioni o Province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.

È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, esclusi gli spostamenti verso le seconde case che si trovino in altra Regione o Provincia autonoma.

È consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le 5 e le 22, e nei limiti di 2 persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi e oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.

Nei giorni festivi e prefestivi compresi tra il 7 e il 15 gennaio 2021 sull’intero territorio nazionale si applicano le regole della zona arancione, ma con le eccezioni previste nel decreto Natale

Cioè, sono comunque consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti e per una distanza non superiore a 30 km dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Il decreto rimodula anche l’indice Rt, cioè uno dei criteri più importanti per l’individuazione degli scenari di rischio sulla base dei quali vengono determinate le zone arancioni e rosse. Il nuovo meccanismo scatta a partire da lunedì 11 gennaio: 
se una Regione è nello scenario 2, cioè con Rt da 1 a 1,25, e il livello di rischio è moderato o alto finisce in zona arancione (prima gialla) 
se una Regione è nello scenario 3, cioè con Rt da 1,25 a 1,50, e il livello di rischio è moderato o alto finisce in zona rossa (prima arancione), ma soltanto se nel territorio si manifesta un’incidenza dei contagi superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti. Questo parametro è stato introdotto per evitare che Regioni con una circolazione virale bassa possano invece finire in arancione a causa di singolo episodio di aumento dell’Rt. 

Venerdì 8 gennaio è comunque previsto il report dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute che, sulla base del cambio di parametri come l’indice di contagio Rt, potrebbe portare alcune Regioni in zona arancione o – molto meno probabile – rossa.

Quindi, ricapitolando:

7 e 8 gennaio: tutta Italia zona gialla rafforzata: 
coprifuoco dalle 5 alle 22 
spostamenti liberi ma soltanto all’interno della propria Regione 
consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le 5 e le 22, e nei limiti di 2 persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi e oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi 
attività di ristorazione, fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, consentite dalle 5 fino alle 18 (il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico) 
ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive consentita senza limiti di orario limitatamente ai propri clienti, e sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle 22, l’asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze 
attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale consentite, purché garantiscano la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, nei limiti e alle condizioni di cui al periodo precedente; 
centri commerciali chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimangono aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno 
aperti i negozi al dettaglio fino alle 21 
musei e mostre chiusi; 
piscine, palestre, teatri, cinema chiusi. Restano aperti i centri sportivi; 
mascherina sempre obbligatoria, così come il distanziamento sociale. 

9 e 10 gennaio: tutta Italia zona arancione ma con le eccezioni del decreto Natale: 
coprifuoco dalle 22 alle 5 
vietato ogni spostamento in entrata e in uscita sia dalla Regione che tra Province e Comuni, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute 
consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti e per una distanza non superiore a 30 km dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia 
aperti i negozi al dettaglio fino alle 21 
bar e ristoranti chiusi sempre, 7 giorni su 7, ma potranno continuare a vendere cibo da asporto (fino alle 22) o consegnarlo a domicilio; 
centri commerciali chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno; 
musei e mostre chiusi; 
piscine, palestre, teatri, cinema chiusi 
aperti i centri sportivi. 

– dall’11 al 15 gennaio: tutta Italia zona gialla rafforzata oppure alcune Regioni zona arancione

dopo il 15 gennaio: ipotesi “zona bianca”

Con il DPCM o decreto-legge in vigore dal 15 gennaio 2021 Conte e la sua quadra potrebbero introdurre una nuova fascia di colore, la bianca appunto, in cui tutto o quasi tornerebbe normale. Gli spostamenti potrebbero essere liberi e potrebbe anche essere rinviato l’orario del coprifuoco. Sarebbero aperti bar, ristoranti, palestre, cinema, teatri, musei. Ma rimarrebbero comunque obbligatori la mascherina all’aperto e al chiuso, il distanziamento di almeno un metro tra le persone, il divieto di assembramento e l’obbligo di disinfettare le mani prima di entrare nei locali. Attualmente nessuna Regione o Provincia possiede le condizioni per la zona bianca.

Nel caso in cui scattasse la zona bianca, potrebbe avere queste regole: 
orario coprifuoco posticipato 
spostamenti liberi 
bar e ristoranti aperti 
palestre, cinema, teatri, musei aperti 
sempre obbligatori mascherina all’aperto e al chiuso, distanziamento di almeno un metro tra le persone, divieto di assembramento e obbligo di disinfettare le mani prima di entrare nei locali. 






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